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Il contesto

Il CPIA di Messina si estende sia sulla fascia ionica che su quella tirrenica della provincia, pertanto ricade su un territorio molto variegato e con esigenze diverse.
La Provincia di Messina presenta una popolazione di circa 650.000 abitanti, con una consistente presenza di stranieri residenti e di immigrati.
Per quanto riguarda la fascia tirrenica, esistono differenze apprezzabili fra i Comuni ricadenti sul mare, come Milazzo, Barcellona, Patti, Capo d’Orlando, S. Agata Militello e l’isola di Lipari nelle Eolie che, grazie al flusso turistico, alla presenza di attività industriali, al positivo andamento di attività artigianali e commerciali, ad un costante sviluppo del settore terziario sono socialmente ed economicamente più dinamici ed i Comuni montani, come Fondachelli Fantina, che invece sono caratterizzati da decremento demografico e povera attività produttiva, sia a livello commerciale che imprenditoriale; soltanto il settore agricolo e zootecnico si mantiene a livelli
accettabili. Complessivamente la fascia montana del territorio si presenta come un’area depressa, con una notevole percentuale di disoccupati e di dispersione scolastica fra la popolazione giovanile.
Per quanto riguarda la fascia ionica, notevole si presenta il settore turistico non soltanto nei comuni ubicati sul mare, come S. Teresa Riva, S. Alessio, Letojanni, Giardini – Naxos, ma anche nei centri montani che – trainati dalla secolare fama di Taormina – hanno saputo sviluppare un’economia basata sull’artigianato e sul turismo. Nonostante ciò, il tasso di disoccupazione, soprattutto fra i giovani, è elevato e parecchi sono i lavoratori stagionali, soprattutto immigrati, prevalentemente non alfabetizzati.
La popolazione si presenta dunque variegata, inquadrata in un tessuto sociale che ha perso alcune originarie connotazioni di cultura contadina senza però assumere le caratteristiche di una cultura cittadina.
Anche i punti di erogazione operanti sul territorio di Messina sentono il dovere di favorire l’inserimento, la socializzazione, l’integrazione fra culture diverse, impegnandosi attraverso l’accoglienza, la formazione, l’istruzione e l’orientamento.
A seguito dell’aumento consistente dei flussi migratori, in particolare di minori non accompagnati, ospiti di vari centri di accoglienza della provincia, si rendono necessarie le aperture di nuove sedi associate per rispondere alle pressanti richieste delle varie istituzioni operanti sul territorio.
Ovviamente ciò è valido anche per i minori italiani a rischio devianza, che hanno abbandonato gli studi e che sono in dispersione o sono seguiti dai Servizi Sociali e dal Tribunale.